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Visualizzazione dei post da giugno, 2016

Mostra “Merletti antichi – la tradizione è attuale”

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Per l'ultimo post sulle mostre del merletto goriziane di questo mese mi sono presa il mio tempo. Perché? Semplicemente perché c'era tanto da scrivere, ma prima ancora, da meditare, da ponderare. L'emozione che si prova davanti a un lavoro eseguito al merletto a tombolo, infatti, è irripetibile e unica. Se poi ci troviamo dinanzi a una collezione di lavori che vanno dal Seicento agli inizi del Novecento, capirete che si rischia la sindrome di Stendhal. Anche per queste ragioni non mi sono accontentata di ammirare la Collezione Molinis durante la sua inaugurazione, avvenuta venerdì 10 giugno, ma sono tornata diversi giorni dopo per poter osservare con attenzione ogni bordura, centrino e accessorio per signora racchiuso nelle teche della Biblioteca Statale Isontina di Gorizia. Ammirare la collezione della professoressa Molinis è come fare un viaggio nei secoli. Io sono una grande esteta: amo l'armonia, la bellezza e la cerco continuamente, perciò capirete perché

Impressioni dall'esposizione delle opere del 5° Concorso Internazionale Il Merletto a Gorizia dal tema “Il filo del Design”

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Ieri mattina sono salita a Borgo Castello di Gorizia per poter ammirare l'esposizione presso i Musei Provinciali. Ero molto emozionata, perché manco dalla Scuola di Merletto da un anno. Ho un bambino ancora piccolo e tanti impegni, ma sembra che qualcosa cambierà a settembre, perciò è molto probabile che finalmente potrò tornare a lezione e riprendere da dove ho lasciato: il quarto anno di Scuola. Dunque potrete comprendere il tumulto di pensieri che mi hanno travolta sulla soglia dei musei. Le opere che ho ammirato sono il frutto del lavoro di merlettaie provenienti da tutto il mondo, donne dalle capacità artigianali e artistiche altissime, donne dalle quali ho tutto da imparare. Ero tanto orgogliosa quanto euforica di trovarmi lì. Quando mi sono avvicinata all'ingresso della prima delle due sale dedicate all'esposizione sono stata accolta dalla prima opera: “La ragnatela” di Patrizia Nichele e Anna Paola Panozzo. Suggestiva. Consapevoli o meno, le due artiste