Conferenza presso il Festival èStoria di Gorizia “Cosa mangiano i nostri bambini” con il Dott. Ciro Vestita
“Mi sono laureato nel
1976 e ho iniziato a lavorare subito come pediatra. All'epoca
esisteva un centro tumorale infantile solo in Toscana. Ora ce ne sono
ovunque, purtroppo.
Una delle ragioni è che
i cibi spazzatura sono a loro volta aumentati in
maniera esponenziale. La cosa più triste è l'incursione di questa
alimentazione nella nostra dieta.
In Italia abbiamo l'olio
extra vergine di oliva, che ha qualità nutritive altissime, è utile
per le malattie cardiache, combatte l'Alzheimer e abbassa il
colesterolo, mentre gli olii di semi vari non
posseggono nulla e anzi, bisogna usare idrocarburi per poterli
produrre.
L'olio di palma
è il peggiore in assoluto eppure è il più usato. Per produrne
sempre di più in Indonesia bruciano le foreste per farne dei campi
per questo albero e ogni giorno vengono bruciati e muoiono animali
autoctoni. È un massacro dell'eco-sistema. L'olio di palma aumenta
moltissimo il colesterolo. Per essere prodotto viene cotto a 200
gradi, una cosa atroce. Pensiamo al nostro olio extra vergine di
oliva: il migliore è quello ottenuto dalla spremitura a freddo.
Immaginate quindi cosa può fare al corpo un olio di palma che viene
cotto a 200 gradi! Purtroppo lo abbiamo mangiato per tantissimi senza
nemmeno saperlo: è solo negli ultimi tempi che è stata prodotta una
legge grazie alla quale deve essere indicato tra gli ingredienti di
produzione di ogni alimento confezionato. Ed è così che abbiamo
scoperto che era endemico: lo si trova addirittura nel latte di
crescita dei bambini, nei loro biscotti, ecc.
Abbiamo ragazzi di 12-16
anni che invece di avere il colesterolo al 160 massimo, lo hanno a
260. perché?
Nel latte di
proseguimento c'è l'olio di palma, abbiamo detto, eppure consigliano
questo latte per i bambini fino al terzo anno di età. L'olio di
palma sì e no il buon latte di mucca! Senza contare tutti gli altri
alimenti per bambini e ragazzi che lo contengono. Ripeto: è ovunque.
Purtroppo i mass media ci
spingono a mangiare alimenti terribili. Il pomodoro è
ricco di licopene, una sostanza che previene i tumori alla prostata
da adulti. Dare pane e pomodoro ai nostri figli fin da piccoli è
come fargli un'assicurazione sulla vita.
I pesci
sono un altro alimenti pericoloso, se allevati. Di norma vengono
dall'estero, sono imbottiti di antibiotici, ingrassano da paura.
Allora non mangiamoli! Scegliamo i pesci di fiume e mare, più
possibilmente a km 0.
Negli alimenti
industriali troviamo anche tracce di metalli pesanti
(cadmio, piombo), ma per questi non ci sono citazioni nelle
etichette!
La frutta e la
verdura: più belle sono esteticamente, più trattate sono e
per renderle così sono stati usati agenti chimici, e si è abusato
di spreco di risorse energetiche per trasportarli da una parte
all'altra del mondo.
I pomodori, le mele,
tutto va mangiato a km 0 e di stagione, altrimenti si tratta di
prodotti rigorosamente di serra, pieni di pesticidi, coltivati su
terreni impoveriti perché troppo sfruttati.
I pesticidi, anche se
testati, vanno evitati come alimento aggiuntivo nel nostro organismo
il più possibile.
In questi ultimi decenni
c'è stata un'impennata di “malattie commerciali”. Qualche
esempio?
- l'osteoporosi: perché mia nonna, che lavorava i campi da mane a sera, era magra come un chiodo e nerboruta, non ha mai avuto problemi di osteoporosi, e invece oggi, basta che vai a fare un check-up e a 50 anni te la trovi? E giù a curarti con farmaci che contengono vitamina D, calcio e tantissime altre sostanze a base ormonale. Bisogna lavorare a monte per evitare l'osteoporosi: esporsi al sole tutti i giorni per sintetizzare la vitamina D e mangiare sano;
- il colesterolo: un recente studio dell'università di Harvard sostiene che il colesterolo alto è davvero pericoloso solo se viene riscontrato in presenza con altre malattie debilitanti. Questo significa che non tutti coloro che hanno il colesterolo alto devono essere immediatamente imbottiti di farmaci, ma possono curarlo attraverso un miglioramento dell'alimentazione, rendendosi consapevoli di quello che devono eliminare dalla tavola. Qualche esempio? Carote, mele e sedano curano il colesterolo.
Parliamo di abbronzanti:
hanno maree di sostanze chimiche che vengono assorbite dalla pelle. I
nostri bambini ricevono sostanze chimiche che tra 10 anni
presenteranno il conto. Mettiamo loro una maglietta e un cappellino,
non esponiamoli al sole durante le ore più calde e basta! Quando
andiamo a passeggiare in spiaggia facciamolo durante l'orario giusto
e passeggiando con le gambe immerse nell'acqua. Non serve altro.
Il latte di mucca
oggi viene massacrato. Anzitutto la gente prende
tendenzialmente quello scremato, perché “sta a dieta”. Certo, il
latte che si trova nei banchi frigo dei supermercati, per la maggior
parte non è più quello di una volta. Le frisone producevano 20
litri di latte al giorno, cinquant'anni fa, oggi sono costrette ad
arrivare a 50 litri al giorno. Sono povere creature che non fanno più
di cento metri di passeggio in tutta la loro vita, costrette a
rimanere nelle stalle, a essere imbottite di alimenti e produrre,
produrre, produrre. Ma se noi scegliamo il latte dei contadini che
lasciano pascolare liberamente le loro mucche, che producono meno
litri, ma di latte genuino e sano, quel latte è ottimo per la nostra
dieta, perché quelle mucche mangiano erbe mediche, si riempiono di
sole e di cibo buono per loro e quindi anche per noi.
Lo jogurt che
troviamo nei banchi frigo, per la maggior parte è pieno di coloranti
e altre sostanze chimiche. I coloranti nei prodotti per bambini sono
ovunque e possono produrre allergie. Lo zucchero è anche peggiore.
Ce n'è moltissimo, dovunque. Lo zucchero è oggi considerato il
veleno bianco. Pochi bambini mangiano oggi lo jogurt intero, vero,
leggermente acidulo, ma se non li abituiamo a compiere questa scelta,
rischiamo di non riuscire a fortificare la loro flora batterica come
si deve, con gravi conseguenze sulla loro salute.
I salumi
sono per la maggior parte pieni di nitrito di sodio. I nitriti e i
nitrati sono sostanze cancerogene! Scegliamo dunque i salumi dei
contadini, di qualità e senza sostanze chimiche aggiunte.
Come far mangiare i
nostri bambini, dunque? Come nel 1950: esistevano le fragole a
gennaio? No, allora non le mangiamo. Optiamo per pane, burro e
marmellata, questa è la vera merenda dei bambini. Offrite loro mele
da fine giugno a fine settembre e iniziate dopo con le ciliegie.
Seguite la ciclicità della frutta e della verdura. E assicuratevi
che la filiera sia più corta possibile.
L'infarto cardiaco era
uno standard per il sessantenne con una vita dissoluta. Oggi lo
riscontriamo anche tra i ragazzi. Riflettiamoci sopra!
La sigaretta
di oggi non è quella di una volta: oggi usano il polonio per creare
dipendenza. Il polonio è una sostanza radioattiva, rendiamocene
conto.
Io il sabato pomeriggio
sono libero e vado per i campi in cerca dei contadini locali. Faccio
la spesa una volta a settimana, preferibilmente da loro. Compro
frutta, verdura e carne da loro. Le ho analizzate spesso e le ho
trovate sempre sane.
Tuttavia, se io vado al
supermercato, riesco anche a fidarmi, in alcuni casi, perché lì i
controlli sono serrati, mentre per esempio il pescivendolo, per
vendere, può rifilarmi un pesca appena pescato a pochi chilometri
accanto a uno di allevamento. Insomma, bisogna perdere del tempo e
girare per comprare gli alimenti più sani possibili”.
Domanda: Ci si può
fidare del prodotto biologico?
Risposta: “Se è fatto
bene è eccezionale. Bisogna studiare se ci sono i controlli
adeguati. Anche qui attenzione anche a seguire la stagionalità”.
D: C'è una linea di
pensiero, di persone che curano molto l'alimentazione, che ritiene
che il latte vada mangiato solo da cuccioli.
R: “Io non sono un
cucciolo, eppure bevo il latte di mucca, purché sia di qualità,
come ho spiegato prima”.
D: Ho lavorato in un
centro estivo per bambini e, durante una gita, mi sono ritrovata con
80 piccoli: 78 si erano portati dietro patatine e merendine, solo 2
avevano della frutta...
R: “Sa qual'è la
merenda ideale, oltre al pane, burro e marmellata? 5 fichi secchi.
Bisogna educare i bambini a una buona alimentazione fin da piccoli.
Addirittura ho trovato dei sacchetti biologici che contengono frutta
secca, semi, da consumarsi come merenda. Vanno bene. Cercate,
trovate”.
D: Qual'è la differenza
tra l'olio di palma e il palmisti?
R: “E' una parte
dell'albero da palma. Non va bene!”
D: Come la mettiamo con
le varie mode alimentari?
R: “Le mode alimentari
sono tristi. Io da piccolo ho visto la moda macrobiotica... tutti noi
dobbiamo mangiare la dieta mediterranea, perché è propria del Paese
dove siamo nati e viviamo. Un eschimese non deve mangiare come noi,
ma deve nutrirsi del suo cibo. La quinoa e l'amaranto, che vanno
tanto di moda, siamo sicuri che siano cresciuti bene e senza
pesticidi? E perché mangiarli se vengono dall'altra parte del
pianeta e per farli arrivare fin da noi è stato consumato
carburante?”
Domanda: Ci si può fidare del prodotto biologico?
RispondiEliminaRisposta: “Se è fatto bene è eccezionale. Bisogna studiare se ci sono i controlli adeguati. Anche qui attenzione anche a seguire la stagionalità”.
Qui c'è racchiuso tutto un mondo. Il problema è che oggi il cibo è una moda, non una necessità. Al momento utilizzo prodotti "biologici" per le piante e l'orto (macerato d'ortiche, propoli e olio di lino), ma non è facile. Anche quando acquistiamo dal contadino non possiamo sapere che prodotti ha utilizzato, come ha sfruttato la terra. La terra va fatta riposare, va amata, curata, rispettata. I legumi ad esempio servono a riequilibrare il terreno. Ci sono concimi naturali, organici, il famoso letame (quello di pecora è perfetto!) ad esempio.
Cerco cibi sani, e sono una di quelle che legge le etichette (faccio parte delle nuove malate), non acquisto mai qualcosa che non capisco. Mangio raramente carne, pesce e evito, sempre che non siano di pecora, i latticini. Siamo l'unico animale che beve latte di un altro animale. Gli oli in generale fanno male, quello di palma, che tutti demonizzano, non è peggiore di quello di cocco. Il problema è come vengono trattati gli oli, il problema è nello sfruttamento. Se noi mangiassimo di tutto, rispettando il territorio e le stagioni, non ci sarebbero deforestazioni, prodotti nocivi utili ad abbellire la frutta o ad ingrassare un pollo.
Le mode alimentari sono davvero tristi, l'esagerazione è negativa!
Sono d'accordo su tutto, difatti il Dott. Vestita dice che è il primo ad andare dai contadini che risiedono vicino a lui, a parlarci, a osservare le loro culture e i loro animali prima di acquistarne i prodotti. Dopodiché esegue anche dei controlli chimici su quei prodotti, serve a confermare la veridicità delle parole dei contadini, perché sappiamo tutti che ci possono raccontare qualsiasi cosa, ma l'alimento va studiato. Ora, non tutti abbiamo a disposizione un laboratorio come il conferenziere, però, per esempio nel mio caso, ho un'ex compagna di classe che mi ha aperto le porte della sua azienda agricola. Andrò a vederla presto e, in base al rapporto che ho con lei da decenni e in base a quanto vedrò, credo che acquisterò il suo latte e i suoi formaggi. Insomma, tutto sta nello spendere tempo prezioso per fare delle scelte preziose. Cos'è più importante della nostra salute?
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