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Visualizzazione dei post da gennaio, 2015

Aspettare può rivelarsi un'altra... magia

Per diversi mesi mi sono ritrovata in una situazione del tutto nuova. E non mi riferisco alla maternità, perché è naturale e fisiologico cambiare parecchio quando si diventa madre. E' un'altra fase della vita, sotto tutti i punti di vista e, mentre tuo figlio cresce, anche tu, piano piano, cerchi il modo di adeguarti a questa nuova pelle, fatta di nottate insonni o dormite da lepre -con un occhio aperto-, responsabilità mai provate prima, la sensazione che dovrai essere vigile, 24 ore su 24 per il resto della tua vita, o che dovrai organizzare il tuo tempo libero facendo le acrobazie per molti anni a venire. Quello a cui mi riferisco è il momento in cui, pur avendo scritto tanto nel corso della tua vita, ti ritrovi in un momento in cui non hai più voglia di farlo. Scendiamo nello specifico: devo proseguire la presentazione del mio Ricettario e ho un nuovo romanzo da editare per cui, come dicevo ad amici, conoscenti e lettori, non ho nutrito la preoccupazione di rimettermi

Pensare “fuori dalla scatola”

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Omologarmi non è il mio forte. Preferisco uscire da sola (beh, ora con mio figlio!) piuttosto che accompagnata, perché amo osservare, meditare, riflettere in solitudine su tutto ciò che mi circonda e prediligo il silenzio al chiacchiericcio (soprattutto quello finalizzato a riempire il silenzio stesso). Amo scrivere a mano, anziché sulla tastiera e infatti festeggio questa giornata: E non si può dire che la mia casa non mi rispecchi. Il colore del mio studio? Nero. Lo stile? Essenziale, Zen, perché induce alla riflessione, a calarsi dentro di sé. Svolti l'angolo e in bagno, sul fasciatoio chi trovi? La mia gatta, Upupa... niente niente vuoi un cambio pannolino anche tu?! Dalle piccole alle grandi cose, amo seguire ciò che sono. E mi sono resa conto da un lustro che sono diversa rispetto alla maggior parte delle persone. Ma questo non mi fa paura. Non mi fa sentire sola. Un tempo sì, in passato era proprio così che mi sentivo. Invece lo

Un amore incommensurabile per gli ultimi manuali della Vallardi Editore

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Li puntavo già da due anni... a cosa mi riferisco? Ai manuali del monaco buddhista: Però mi ricordavo che avevo troppi, troppi libri arretrati da leggere. Senonché succede che vado dal fotografo a ritirare delle foto e... vedo questi due volumi nella vetrina della libreria di seconda mano. Entro, li visiono: erano intonsi! Me li sono portata a casa al prezzo di uno solo. Quando si dice fortuna. O coincidenza. Bene, me li sono divorati in pochi giorni. Buona parte dei precetti buddhisti già li conoscevo, ma rispolverarli è stato un piacere. Per il resto posso affermare che mi hanno letteralmente cambiato la vita: se prima vedevo la pulizia come una lenta agonia che mi strappava agli interessi artistici e culturali, ora la vedo come base imprescindibile prima di dedicarmi a qualunque altra cosa. Se prima l'ordine rappresentava un cliché tipico delle persone razionali e quindi anni luce lontane dall'arte e, se vogliamo, anche dall'artigianato, ora lo

Anno nuovo, diario e varie vecchie e nuove

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Che bella cifra il 2015. Forse perché la somma dei primi due numeri fa 3, e l'ultimo è un 5 e sono tutti numeri che mi piacciono molto. Ma non voglio scrivere per dare i numeri (e ripetere le parole)! Scrivo perché, anche se sul fronte letterario sono ferma -con un romanzo ancora da editare posso permettermelo- in verità ho il piacere di continuare a farlo sul blog e sul diario. Quest'anno parto con un pezzo da cartoleria Ikea: Molto bucolico, con questa fanciulla dai lunghissimi capelli, che dondola su un'altalena in mezzo al bosco. Mi ispira sia perché posso colorarlo all'esterno seguendo i miei gusti, sia perché all'interno è tutto bianco: e io adoro scrivere seguendo linee immaginarie, cercando di essere più precisa possibile. Ho scelto una penna viola, perché è il mio colore preferito, ed è spirituale e molto introspettivo. E poi la ragazza della copertina è un vezzo con un altro fine: da “giovane” ero così: Perciò i