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Visualizzazione dei post da 2015

Un tocco di gelsomino in mezzo al viola e una torta

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Tra la fine del 2014 e gli inizi del 2015 ho scritto un post con le mie compagne per il nuovo anno: agenda, portafoglio, ecc, insomma tutto l'occorrente per organizzare meglio la quotidianità. Riprendendo questa piacevole tradizione, vi presento le mie compagne del 2016: Ho sostituito l'enorme Moleskine viola a cadenza giornaliera con un'agenda piccina che Erbolario mi ha gentilmente offerto. Sono una grande ammiratrice dei loro prodotti biologici, italiani e cruelty-free e loro lo sanno bene. Dovrò certamente ingegnarmi per segnare tutti gli impegni quotidiani in poche righe, ma trovo questa agendina deliziosa, con la sua copertina di gelsomini e molto più pratica della precedente. Il portafoglio Pennybridge purple della Filofax è sempre quello, e rimarrà con me per molti anni a venire, perché è un grande compagno di viaggi da tutti i punti di vista. L'altra custodia viola custodisce il Kobo Aura, l'e-reader che mi ha salvata in molte occas

Quattro paia di guanti per le mie “Piccole donne” e una recensione

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L'anno volge al termine e io sono molto lieta di aver confezionato con le mie mani quattro progetti per le mie quattro nipotine: Uno due due guanti per Giuliana Da sinistra a destra i guanti per: Nata š a Gaia, Ljubica Valentina e Nicole L'idea era partita da Giuliana, la maggiore, un anno fa. Aveva visto dei gomitoli di lana che le erano piaciuti moltissimo e mi aveva chiesto se potevo sferruzzarle dei guanti. Ma all'epoca ero in piena attività neo-mamma, perciò sono riuscita a soddisfare il suo desiderio questo mese e a presentarglielo come regalo di compleanno. Poi si sa come va': da cosa nasce cosa, le altre nipoti hanno visto via What's app cosa stavo combinando e mi hanno chiesto di farne un paio anche per loro. All'inizio non credevo sarebbe stato tanto impegnativo, invece, dopo aver fatto scegliere loro i colori preferiti, ho cominciato il lavoro e beh, mi ci è voluto un mese intero per completare l'opera. Ieri pomeriggio ho

Qualcosa si muove... d'altronde siamo in continuo mutamento

E' da qualche mese che non scrivo con frequenza sul blog. Non è mia intenzione abbandonarlo, perché ci sono molto legata. Adoro i blog in generale e il mio particolare, tuttavia sono occorsi eventi che mi hanno indotta ad allontanarmi da molte abitudini e ambienti per chiudermi in me stessa e meditare. Questi eventi sono stati contraddistinti da una parola che li spiega alla perfezione: orrore. Non posso scriverne qui, ma di certo sono esperienze che riescono a scardinarti l'anima. Sono momenti della vita in cui tutto cambia, le tue certezze vanno gambe all'aria, insieme al modo di vedere la vita, le persone. E' come venire distrutti e cercare faticosamente di rimettere insieme i pezzi. Sono a buon punto, anche se ci vorrà dell'altro tempo per comprendere alcune cose. Seppure ci siano amiche che insistono nel raccomandarsi: “non puoi trovare le risposte per tutto”. Forse dovrò bere anche questo calice amaro e accettare la frustrazione che comporta. Certa

E' uscito il mio nuovo romanzo: “Tempora d'Autunno – Una guerra di Streghe e Benandanti”, Segno Editore

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A Cormons, le verdi colline del Collio custodiscono un segreto dimenticato dalla storia: la sopravvivenza della Compagnia dei Benandanti e della Congrega delle streghe Dominule. Saranno i due giovani Benandanti Gabriel ed Emanuel Furlan e Diana Samer, la figlia della Somma Strega, a togliere i veli che ammantano le due comunità. La storia del loro incontro e della loro irresistibile attrazione è popolata da diversi personaggi che, in un intreccio di amori e verità nascoste, sveleranno rituali e usi degli uomini e delle donne che hanno convissuto con la magia e la medianità fin dalla notte dei tempi e che troveranno l'apice in Leonora Del Zotto, guaritrice e ultima erede di una stirpe di streghe, che ha abbandonato un'esistenza di privilegi per seguire il sentiero della Grande Madre, la prima Dea. Il romanzo è il primo capitolo di una quadrilogia indirizzata a un pubblico di young adults , ma non solo. Il mio fine principale è quello di trasmettere la conoscenza dei “na

Presentazione romanzo: “Le ultime diciotto ore di Gesù” di Corrado Augias presso Apt di Gorizia- Relatori: il giornalista e scrittore Roberto Covaz e il prof. Andrea Bellavite

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Corrado Augias: “Di Giuseppe noi non sappiamo nulla. È una figura in ombra e nei Vangeli non ci sono scritti su di lui. Non dice nemmeno una parola. Ha solo un sogno in cui vede che sua moglie rimarrà incinta, nonostante lui non l'abbia mai toccata. Nel mio libro, che è un romanzo, lo faccio diventare il padre di un figlio un po' pazzo, un uomo che alla fine sarà schiantato dal dolore per la perdita di Gesù. Maria dice tre frasi in tutte le fonti sacre, perciò anche nel suo caso ho voluto tratteggiarla di più come donna e come madre. Sullo sfondo la Giudea occupata da Tiberio. I giudei detestavano i romani e li rimproveravano per le loro divinità che moltiplicavano per i peccati e i vizi. I romani disprezzavano i giudei per la loro religione estrema e oscura. Queste differenze si coagulano in Ponzio Pilato, che è il prefetto di Giudea. Insomma, una situazione geografica e storica carica di tensioni. Ponzio è un personaggio mediocre e, per alcuni aspetti, disprezza

Appunti della conferenza “Terre di matriarche: dee, fate, streghe e donne ribelli in Friuli fra Tarda Antichità ed Evo Moderno” a cura del Prof. Angelo Floramo, presso Palazzo Lantieri, domenica 4 ottobre 2015.

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In questa terra di presenze femminili straordinarie, non sempre le altre donne comuni, o meno famose, hanno avuto degna considerazione. In questa conferenza ci sarà una carrellata di queste figure semi-sconosciute. Dicembre 388. Nella Basilica di Aquileia sale in cattedra il vescovo Cromazio. Ai suoi piedi una ragazzina penitente di nobili natali, di nemmeno dodici anni, Susanna. Era stata orribilmente violata e, convocata dal vescovo, egli fa una lista di considerazioni: la fanciulla non merita più di chiamarsi Susanna, come la sua nobile omonima biblica. Non si può infatti subire violenza sul proprio corpo, se prima non è l'anima a essersi già corrotta. Inoltre, com'è possibile che nessuno abbia udito le urla della fanciulla mentre, dice, si dibatteva per sfuggire alla violenza? Non è più probabile che abbia taciuto in modo da potersi rivedere segretamente con quel ragazzo di poco più grande che ora accusa? Il vescovo Cromazio comanda che la penitente venga rasata

Doppia recensione: “Lizzie Siddal – Il volto dei Preraffaeliti” di Lucinda Hawksley, Odoya e “Poems – Poesie – La musa ispiratrice dei Preraffaeliti” di Elizabeth Siddal, Damocle

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Mi si è voluta la visione della mini-serie tv targata BBC “Disperatamente romantici” sulla Confraternita dei Preraffaeliti e le sue stunners (modelle per pittori) per decidermi a leggere finalmente la biografia su Elizabeth “Lizzie” Siddal, puntata diversi anni fa. Non soltanto: sono riuscita ad aggiudicarmi per un soffio l'ultima copia rimasta on-line, dal momento che sembra non ci sia stata una nuova ristampa da parte di Odoya Editore. Per completare lo studio sulla Musa dei Preraffaeliti ho aggiunto il libello della Damocle contenente le sue poesie trascritte in inglese e con la traduzione a fronte. Che dire? Già l'orario di lettura di questi libri è indicativo: 00:00-01:00, se poi ci mettiamo il fatto che la vita di Lizzie è stata straziante, che la consapevolezza che sia nata esattamente 150 anni prima di me (lei: 25 luglio 1829 - io: 25 luglio 1979) me l'ha fatta sentire ancora più vicina e infine, ma non per ordine di importanza, che il mio sdegno nei rigua

In cosa mi ha migliorato lo Yoga

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Questa è la seconda settimana di astinenza da Yoga. Sapevo che sarebbe andata così: mi ero ripromessa che durante il mese di agosto avrei proseguito la pratica da sola, dopo aver messo a nanna mio figlio e invece? Sono presa con le bombe come sempre, mille doveri, mille impegni e mille scadenze. Meno male che le lezioni riprenderanno a settembre e in una sede di cui ho sentito parlare fin da quando respiro l'aria di Gorizia, ovvero ventidue anni. Ho frequentato le superiori in questa cittadina ed era destino che ci rimanessi. Quindi riprenderò Yoga nella palestra dell U.G.G. e già questo mi emoziona di per sé, perché ne ho sentito parlare tantissimo ed è una sede storica goriziana: parte degli arredi e degli interni sono antichi, quindi non poteva andare meglio per il mio spirito ultracentenario. Un altro dettaglio che mi rende felice è la consapevolezza che inizierò a fare delle lezioni specifiche di Hatha Yoga. I due mesi di lezioni estivi erano un mix di Hatha e P

Piccolo vademecum degli affari miei (che qualcuno non riesce proprio a capire)

Mi stupisco profondamente quando alcune persone, che in via teorica dovrebbero essere molto vicine a me, vuoi per amicizia, vuoi soprattutto per parentela, dimostrano di non conoscere affatto il mio stile di vita e fanno orecchie da mercante ciclicamente, come se nell'arco di una settimana o un mese io avessi deciso per qualche oscuro motivo -chiaro solo a loro- di rivoluzionare la mia vita per poter così esaudire la loro avidità e i loro capricci. A tutti voi voglio (ri)spiegare che sono una scrittrice vecchio stile, senza pigmalioni, indipendente e squattrinata. Proprio per questo lavoro part-time e ho scelto di dividere la mia giornata a metà: da una parte soddisfacendo la più grande passione della mia vita, la scrittura e dall'altra occupandomi del dovere e della famiglia. Non sono arrivata a questa dimensione perché sono una sconsiderata, una che non pensa al futuro, una con la sindrome di Peter Pan, ma perché, dopo diverse esperienze e parecchi lavori da dipendente,

Il fare è la chiave della felicità di ogni artigiano e artista

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Di recente sono tornata in un villaggio sloveno situato in una conca. Un luogo dove il tempo si è fermato a un'ottantina d'anni addietro. Qui ci sono ancora pascoli di pecore e pastori, montanari che tagliano legna con l'accetta e la vendono alle famiglie per il forno a legna che ogni casa possiede e permette di scaldarsi durante l'inverno. Ci sono bambine, donne e anziane che lavorano il merletto a tombolo e due chiese per seimila anime. La fede è forte. Io a Podbrdo Una casettina a Zelezniki La serenità che ho visto dipinta sui volti di questi abitanti mi ha fatto pensare a Lev Tolstoj, il nemico della tecnologia, delle città e dell'evoluzione industriale tout-court. Il più famoso scrittore russo di tutti i tempi trascorse un'esistenza profondamente filosofica e meditativa che lo portò a giungere alla conclusione che la felicità è raggiungibile soltanto attraverso una comunità di persone che conducono una vita semplice, scandita dai ritmi dell

Recensione: “Qui e ora – lettere – 2008/2011” di Paul Auster e J.M.Coetzee

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Einaudi, 2014, 236 pp. “La verità è che ho faticato a trovare qualche replica pertinente alla tua osservazione per cui il ruolo delle arti nella nostra vita interiore da fine anni Settanta o inizio Ottanta sarebbe diminuito. Fra gli approcci che ho tentato, posso elencarti: un'analisi del capitalismo trionfante; la vittoria della cultura pop sulla cultura “alta”; il crollo del comunismo, e con esso dell'idealismo rivoluzionario, dell'idea che si possa reinventare la società; la morte del modernismo. Forse sviscerando questi temi si possono trovare delle risposte, ma io non ho trovato altro che tristezza. Però hai ragione. Se n'è andato qualcosa che prima c'era. Non so se la causa di questa perdita vada attribuita agli artisti stessi. Probabilmente ci sono in gioco troppi fattori per accusare qualcuno in particolare. Del resto, una cosa è sicura: la stupidità è aumentata su tutti i fronti. Se leggiamo le lettere dei soldati dell

Scrivere e basta!

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A Gorizia si arriva a 38°. L'umidità sale anche oltre l'80%. Ho un figlioletto di un anno che si trova nella deliziosa fase dello “spacca schiena”*. E cosa mi prende proprio ora?  La voglia di mettermi a sistemare il romanzo che deve uscire a settembre! Sì, certo, doveva essere già bello pronto per la stampa, lo avevo detto ai quattro venti mesi or sono. Invece... Invece ti svegli una mattina e senti il grillo parlante che ti dice che beh, tutto sommato un'aggiustatina in più gli serve. Tu lo ignori ed esci di casa. Il giorno seguente insiste, ricordandoti tra l'altro che certi editori in passato ti hanno sbattuto la porta in faccia con dei lapidari: “I suoi romanzi sono troppo lunghi e contengono troppi argomenti insieme. Sono il corrispettivo di un album dei System of a Down: da uno se ne potrebbero ricavare altri dieci!” Ecco, lì inizia a salirti la carogna, ma fai ancora orecchie da mercante. Quando però il terzo giorno il grillo parlante se ne esce

Cosa abbiamo (ancora) da imparare da Giacomo Leopardi

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Non accade ogni giorno, ma ci sono ore felici durante le quali l'astio per il pagamento del canone Rai mi passa di colpo. Per esempio succede quando posso godere di programmi interessanti e preziosi come “Visionari” di Corrado Augias, in onda il lunedì in seconda serata su Rai Tre. Che io abbia una predilezione per questo saggio giornalista del nostro Paese, si sa da tempo. Ho apprezzato la sua conduzione di “Storie”, sempre su Rai Tre, sostituita da “Pane quotidiano” e Conchita de Gregorio, senza contare gli innumerevoli spettacoli teatrali in cui il nostro ha portato in scena le storie di storici, filosofi, letterati e scienziati nel passato. La sua descrizione di Giordano Bruno è altissima. Scrivo questo post su un episodio di “Visionari” in particolare: quello del 15 giugno 2015 che ha riguardato la vita e il pensiero del sommo poeta, letterato e pensatore italiano Giacomo Leopardi. Durante la serata sono intervenuti professori, studiosi e attori e io ho trascritto q