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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

Conclusione dell'anno in... viola!

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Oh sì, questo anno non poteva finire meglio. Il Primo Natale di Baby Damon è trascorso ed è stato di una dolcezza unica. Ovviamente, non avendo nemmeno sei mesi, mio figlio non può comprendere tutta la gradazione di intimità e simbolicità del Natale, ma quello che può percepire è una vastissima gamma di emozioni, colori e sì, anche di bellezza. Quest'anno, quindi, addobbare la nostra casa e quella dei suoi nonni è stato un lavoro a tempo pieno interamente pensato per lui. E vederlo sorridere in Quel modo ci ha ricompensati di ogni ora trascorsa a realizzare anche i più piccoli dettagli. Per quanto mi riguarda, dono più grande di Damon non può esserci. Certo scrivere, dipingere e continuare a occuparmi di Arte e Artigianato è fondamentale per la mia vita di artista e donna, ma solo quando nasce un bambino che hai atteso a cuore aperto, che è la conseguenza di un istinto materno potente, riesci a comprendere che la vita, assieme a lui, assume sentimenti e toni mai prov

Recensione: “Sangue impuro” di Borislav Stankovic'

Zanichelli, 1928, 239 pp. In questa recensione non voglio presentare la copertina del libro del romanzo. Non perché non possa farlo: qui, alla destra del mio laptop c'è la copia che ho letto. Ho deciso di ometterla per far sentire al lettore la privazione che io stessa ho provato per ben vent'anni. Venti anni corrispondono, infatti, al tempo che ho impiegato per riuscire a trovare una copia di “Sangue impuro”. Ben inteso, esiste internet. E nell'era tecnologica nella quale viviamo, avrei potuto scaricarmelo in qualunque formato da caricare sul mio e-reader. Senza contare che in qualsiasi libreria serba possiedono una copia di “Ne ć ista krv”. Tuttavia, in questo ultimo caso, si tratta di copie stampate in cirillico e, benché io sappia leggere questi caratteri slavi serbi, lo faccio come un'alunna delle elementari, con una lentezza sfibrante per l'avidità che nutro nei riguardi di questa storia. Perciò ho cercato e ricercato per anni nelle librerie it

Recensione: “La tredicesima storia” di Diane Setterfield

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Mondadori, 2012, 412 pp. La stagione è perfetta per la lettura di questo romanzo La protagonista, Margaret, è una libraia inglese che si divide tra la bottega del padre e rifugge dalla casa dove vive sua madre, una donna ritirata, taciturna, con la quale non ha costruito un rapporto genitore-figlio a causa di un segreto di famiglia molto doloroso. Il padre è il suo unico punto di riferimento, il suo unico amico, anche se pure lui e ha mantenuto quel segreto che Margaret, a insaputa di tutti, conosce dall'età preadolescenziale. La vita riservata di Margaret, autrice di qualche breve biografia su personaggi poco noti, viene stravolta dall'arrivo di una lettera: la famosissima scrittrice Vida Winter le vuole commissionare la sua biografia. La notizia lascia spiazzata la ragazza, sia perché le sue opere precedenti, benché realizzate con grande cura e studio approfondito, erano piccole perle semi-sconosciute, sia e soprattutto perché della Winter non si sa quasi