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Visualizzazione dei post da novembre, 2013

Porta-libro di feltro

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C'è poco da fare, “quando le ciambelle vengono con il buco, la soddisfazione è altissima”! Erano mesi che in testa mi frullava l'idea di creare un porta-libro. In rete ce ne sono tanti, soprattutto a maglia. E ci avevo anche provato, ma il risultato era molle, una specie di copertina che avvolge un libro. Così, un bel giorno ho preso fogli e matite e mi sono messa a progettare quello che volevo ottenere. E ho capito che il materiale migliore per raggiungere lo scopo era il feltro. Che non avevo mai lavorato prima, se non in una occasione, l'anno scorso... Però, grazie a due tutorial di You Tube (Santo You Tube!) ho risolto i dilemmi e ieri sera sono riuscita a confezionare un porta-libro che è risultato pressoché perfetto. E piace anche parecchio, segno che sarà un'ottima idea per i regali di Natale, naturalmente da personalizzare a dovere, per ogni amica.

Recensione: “Il segreto di Nadia B.”, Sergio Campailla, Marsilio

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Ieri ho terminato questo saggio, che volevo leggere da molto tempo, per approfondire le ragioni della vita e della morte del filosofo goriziano Carlo Michelstaedter, suicida a 24 anni. La sua filosofia mi ha sempre attratta molto (libertà di pensiero e di scelta, lotta contro le convenzioni, oppure abbandono al conservatorismo e alla rettorica?) e perché mi chiedevo come un ragazzo tanto dotato potesse aver scelto una morte simile (due colpi di pistola alla tempia destra). Certo bisogna anche considerare che lui era ebreo, e che di lì a qualche anno due sue sorelle e la madre sarebbero state internate in un lager tedesco dalle SS, quindi forse, lui non sarebbe comunque sopravvissuto. A Trieste, giorni fa, parlavo del filosofo con un mio ex collega di lavoro, antiquario. Secondo lui, la scelta suicida era la conseguenza di una mente estremamente illuminata, che raggiunse picchi di conoscenza e consapevolezza altissimi in un età troppo tenera e ne fu annientata. Un po' c

Anche i generi letterari che non piacciono, se scritti bene, possono entrare nelle nostre librerie. Gli altri, invece, …

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Un titolo lungo per uno sfogo. C'è poco da fare, non mi piacciono i gialli, i thriller, i noir e i polizieschi., mi sembrano inutili. Molti li definiscono anche “generi di intrattenimento” e non discuto sui gusti altrui, ma io voglio essere “intrattenuta” da romanzi che mi insegnino qualcosa. Sulla vita, sulla storia, sugli uomini. Allo stesso tempo non sono una snob e quindi ho provato a leggere alcuni scritti di quel genere. Per esempio, ho apprezzato e sono rimasta coinvolta dal romanzo d'esordio di Donato Carrisi, “Il suggeritore” e soprattutto ho letto con interesse i gialli del grande scrittore francese Georges Simenon, creatore del commissario Maigret. Beh, in quest'ultimo caso gioco facile: il talento di Simenon è riconosciuto in tutto il mondo! L'ultimo romanzo giallo, esoterico, noir (tutto insieme) che mi ha colpito molto positivamente è stato quello del mio collega scrittore Roberto Hechich: “Yucca 4CH”, edito da Robin. Le vicende di un uomo

Oggi su Il Piccolo l'articolo sulla mia vincita al Premio Letterario "Donne tra ricordi e futuro"

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Orgoglio di scrittrice. Orgoglio di figlia.

Scrittura e Cucina

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Da qualche giorno ho scoperto che questo è il mio binomio preferito per l'autunno 2013! In sostanza trascorro le mattinate a casa scrivendo -un saggio- e cucinando nuove prelibatezze. Come sanno i miei amici, ho una preferenza per i dolci, ma siccome in famiglia sono tutti un po' stanchi del mio *neo*, naturalmente devo dedicarmi anche ai primi. E così questa settimana ho cucinato un strepitoso risotto con melanzane, alici, mozzarella e grana, gnocchi di castagne con ragù: E un Rotolo dolce di castagne: Vabbè, non poteva mancare almeno un dolce, no? Che poi domani vengono a trovarmi due amiche, e cosa gli offro? Biscotti confezionati? Naaaaa! Ho riscoperto realmente il piacere di vivere con maggiore calma. L'autunno di certo aiuta, una novità nell'aria pure, ma ho soprattutto dovuto fare ricorso alla forza di volontà per placare il mio animo sempre di corsa, sempre avido di ricerca. Certo, per il mio nuovo saggio devo per forza gi