Il potere di Ipazia di Alessandria, il potere della Sapienza Femminile

E' da anni che seguo i dibattiti riguardanti la riscoperta di una grande filosofa e scienziata dell'epoca classica, Ipazia di Alessandria. Per secoli dimenticata, le sue opere date alle fiamme insieme al suo corpo, la sua damnatio memoriae sembrava essersi avverata esattamente secondo lo schema predisposto dai Dottori della Chiesa cattolica.

Ipazia nell'affresco di Raffaello "La scuola di Atene"

Invece lo straordinario potere di questa grande donna del nostro passato è riemerso dalle ceneri e ha travolto lo spirito di numerose donne, destandoci, e infervorando la nostra volontà con il suo messaggio salvifico.

Vorrei citare qui le parole di un'altra donna straordinaria, la bizantista Silvia Ronchey, che su Ipazia ha scritto l'omonima biografia edita da Rizzoli:


“Secondo alcuni, i resti del corpo di Ipazia vennero dati alle fiamme. E' il primo rogo di streghe della Chiesa Cristiana che così inaugura, appena divenuta religione di Stato, un costume che durerà secoli. Inaugura un costume di intolleranza e misogonia, nel senso di incomprensione e intolleranza nei riguardi della sapienza femminile, che invece era rispettatissima.
Ed è sempre stato così da quando è finita la civiltà classica. Io vorrei ricordarvi che noi siamo ciò in cui crediamo, ciò che proiettiamo.
Vorrei ricordarvi che nei secoli immediatamente precedenti e che hanno formato le nostre radici, era più importante la Madre Eterna, del Padre Eterno, era più importante la Grande Dea, Iside, Ishtar. In quello stesso Egitto, Ipazia venne assimilata a Iside, negli elementi culturali.
In quello stesso mondo esisteva una sapienza matriarcale, la parte più importante del sapere, della Sophia, ovvero del sapere astronomico, filosofico e scientifico. Tutto questo nasceva dal fatto che c'era un carisma femminile che era visto come più forte, in senso religioso, ma non in senso di superstizione.
Al di là di tutto, l'elemento matriarcale di cui rimane traccia nel mondo classico, viene scalzato da un elemento patriarcale, semitico, giudaico, nel momento in cui questa eresia giudaica che è il Cristianesimo, irrompe sulla scena.
Insomma, c'è stato un passato, nel quale noi affondiamo le nostre radici, nell'era classica (che poi è figlia di quella orientale) in cui l'eccellenza femminile, l'Hypate, Ipazia, questa acutezza, questo essere leader da parte della predisposizione femminile, era percepito. E questo si vede anche nella storia sociale. E infatti, come vedremo anche nel Cristianesimo, le grandi personalità femminili erano quasi esclusivamente le grandi mistiche. Perché autoescludendosi dalla gerarchia sociale, dalla famiglia, potevano raggiungere un ruolo di potere.”
 
La Sapienza Femminile è nata prima di Ipazia, è esplosa nel suo spirito, arricchendola e nutrendola per tutto il corso della sua vita, fino a quando il vescovo Cirillo non decise di eliminarla e i monaci parabalani eseguirono con violenza inaudita quell'ordine.
 
Oggi quest'antica Sapienza è risorta, vivificata dall'esempio di donne come Ipazia di Alessandria, Aspasia di Mileto, Ipparchia, Trotula de Ruggiero, Cristina Trivulzio di Belgiojoso, Hannah Arendt, Simone de Beauvoir, Susan A.Byatt, Margherita Hack, Silvia Ronchey, Valeria Palumbo, e la lista potrebbe continuare ancora e ancora... Ognuna, a modo suo, con le virtù personali che le contraddistinguono, è di esempio per noi donne che ci apprestiamo a iniziare una dura lotta in un mondo corrotto, appesantito da poteri patriarcali ormai svuotati di ogni sacralità, da una crisi economica mondiale e una sciagurata gestione delle risorse della nostra Madre Terra.
 
"Saranno le donne a salvare la madre terra", recita il titolo della nota psicanalista Jean S.Bolen.
 
Io ci scommetto la pelle!

Commenti

  1. Questo post è un piccolo gioiello, probabilmente perchè la penso proprio come te ;)

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